Otto miliardi di euro per la riforma
Il Consiglio dei
Ministri, su proposta del mnistro Moratti, ha approvato il piano pluriennale
di investimenti a sostegno del sistema educativo nazionale predisposto dal Miur
in base alla legge 53/2003. I fondi erogati ammontano in totale a 8.320 milioni
di Euro in cinque anni, dal 2004 al 2008.
Gli investimenti previsti nel piano pluriennale sono diretti a sostenere il
sistema educativo nazionale in tutti i suoi aspetti e nelle singole fasi:
Il Consiglio dei
Ministri ha inoltre esaminato ed approvato in prima lettura lo schema del decreto
legislativo riguardante la definizione delle norme generali relative alla scuola
dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione.
Lo schema di decreto legislativo costituisce la prima attuazione della delega
legislativa prevista dalla legge 53/2003 e definisce le norme generali per la
scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione.
Queste le principali novità:
- l'anticipo graduale delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia delle bambine e dei bambini che compiono i tre anni, e alla scuola primaria dei bambini e delle bambine che compiono i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Per la scuola dell'infanzia, l'anticipo ha carattere sperimentale. Per gli anni scolastici successivi potranno essere disposte ulteriori anticipazioni ai nati fino al 30 aprile con decreto del Ministro;
- la riorganizzazione dellorario scolastico con queste caratteristiche:
- l'affidamento, per l'intera durata del corso sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di primo grado, al docente "tutor", delle funzioni di orientamento per la scelta delle attività opzionali, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie e di cura della documentazione del percorso formativo compiuto dall'allievo;
- l'introduzione del portfolio delle competenze, che dovrà documentare il percorso formativo seguito da ogni allievo fin dalla scuola dell'infanzia
- l'introduzione dell'insegnamento della lingua inglese e dell'alfabetizzazione informatica fin dal primo anno della scuola primaria;
- l'introduzione della seconda lingua europea e il potenziamento dell'alfabetizzazione informatica a partire dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado;
- la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale per ciascun studente ai fini della validità dell'anno, a partire dalla scuola secondaria di primo grado;
- la valutazione, periodica e annuale, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere all'anno successivo dello stesso biennio in caso di accertate gravi carenze;
- l'abolizione dell'esame di Stato alla fine della quinta classe della scuola primaria, per favorire la continuità didattica.