Graduatorie: il Ministero si appella contro la sentenza del Tar Lazio


Il Ministero dell’Istruzione, attraverso l'Avvocatura Generale dello Stato, ha appellato la sentenza del Tar Lazio del 13 agosto 2002, n. 7121, che aveva annullato in parte la circolare ministeriale del 14 giugno 2002, n. 69, che aveva dato indicazioni per l'attuazione della precedente sentenza del Tar Lazio n. 4731 del 28 maggio 2002.

In particolare - come è stato chiarito dai rappresentanti del Miur nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali della scuola - nell'appello si evidenzia la violazione del principio del contraddittorio, poiché non è pervenuto alla difesa del Miur alcun avviso della Camera di consiglio nella quale è stata trattata l'istanza di sospensiva.
In secondo luogo, i docenti precari ricorrenti hanno rinunciato, nell'udienza di sospensiva, alla impugnativa delle graduatorie. Pertanto, le graduatorie non sono state toccate dalla sentenza e restano valide ed efficaci. Infine, sostiene il Ministero, la sentenza è essenzialmente basata su un equivoco. Infatti, l'inizio dell'anno scolastico è antecedente di almeno due mesi all'inizio dei corsi di specializzazione, fissato solitamente o con l'avvio dell'anno accademico (primi di novembre) o in eventuali date anche posteriori stabilite dalle singole università nella loro autonomia. La circolare ha quindi previsto che venissero dedotti dal punteggio complessivo i punti maturati per il servizio svolto dopo l'inizio dei corsi e contemporaneamente al loro svolgimento e non quelli maturati prima dell'inizio dei corsi stessi.
Il Ministero, in attesa di un definitivo chiarimento del Consiglio di Stato, non procederà a modifiche delle graduatorie provinciali. (RdS)

3 settembre 2002