Ecco le tracce della prima prova di Maturità
Tipologia
A - Analisi del testo
"Uomo del mio tempo" di Salvatore Quasimodo
Sei ancora quello della pietra e della fionda
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga
con le ali maligne. Le meridiane di morte.
- ti ho visto - dentro il carro di fuoco. Alle forche,
Alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu.
Con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio.
Senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello (1) disse all'altro fratello:
"Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Note:(1) è Caino che induce Abele a seguirlo
Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste
letterarie del ventennio, insegnante di italiano al Conservatorio di Milano,
fu premio Nobel nel 1959.
Rappresentante autorevole dell'ermetismo, cioè di una scuola poetica
caratterizzata dalla concezione della poesia come linguaggio assoluto, puro,
suggestivo, musicale, a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra
si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano saper dialogare
con gli altri uomini ed esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella
raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento.
1) Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più
di dieci righe.
2) Analisi del testo
Spiega il significato delle espressioni "ali maligne", "meridiane di morte"
e confrontale con la definizione che il poeta dà dell'uomo al verso 1.
Interpreta la connessione tra "scienza esatta" e "sterminio" e spiega il significato
della parola "persuasa" che fa da connettivo. Illustra il senso della espressione
"E questo sangue odora" partendo dalla dura affermazione dei versi 7-9.
La proposizione "senza", il verbo "uccidere", la congiunzione "come" si ripetono
con insistenza nei versi 7-8. Per comunicare che cosa? Rifletti sul rapporto
tra l'uomo "senza Cristo" e il ricordo di Caino e Abele.
Nei versi conclusivi i figli sono esortati a dimenticare i padri con alcune
metafore. Spiegane il significato.
3) Interpretazione complessiva e approfondimenti
Questa poesia è stata scritta nell'ultimo, atroce periodo della Seconda
guerra mondiale. Contestualizzala, scegliendo uno o più dei seguenti
ambiti di riferimento:
Altre liriche dello stesso Quasimodo;
Testi poetici di autori a lui contemporanei o correnti artistico-letterarie
coeve;
La situazione socio-economica e politica dell'Italia nella prima metà
del Novecento.
Tipologia
B - Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale",
utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i
dati forniti e su questa base svolgi, argomentando la tua trattazione, anche
con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al
saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione
editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione,
rassegna di argomento culturale, altro)
Se scegli la forma dell'articolo di giornale, individua nei documenti e nei
dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci
su di essi il tuo pezzo. Da' all'articolo un titolo appropriato e indica il
tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione.
1. Ambito artistico letterario
Argomento: Poeti e paesaggio natio
Documenti:
"Traversando la Maremma toscana" di Giosuè Carducci;
"Liguria" di Camillo Sbarbaro;
"I pastori" di Gabriele D'Annunzio;
"Trieste" Umberto Saba.
2. Ambito socio-economico
Argomento: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di stato sociale
Documenti:
"Il termine Welfare State venne usato per la prima volta in Gran Bretagna dopo
la prima Guerra mondiale, per descrivere il tipo di Stato "ricostruito" dal
governo laburista col più ampio consenso. Il termine è sopravvissuto
alla caduta di quel governo (1951). (...) Il potere politico, nel Welfare State,
poteva essere impiegato per modificare, con mezzi legislativi e amministrativi,
il gioco delle forze del mercato in tre possibili direzioni.
1) Garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente dal valore
di mercato del loro lavoro o dal loro patrimonio;
2) Ridurre l'insicurezza sociale mettendo chiunque in grado di far fronte a
difficili congiunture: malattia, vecchiaia, disoccupazione;
3) Garantire a tutti, senza distinzione di classe e di reddito le migliori prestazioni
possibili (l'ottimo non il minimo) relativamente a un complesso di servizi predeterminati".
A.Briggs "Welfare State: passato, presente, futuro". Mondo Operaio II, 1985.
"Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46 ha cambiato
natura e funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo era quello dell'assistenza,
di un riequilibrio precario delle disfunzioni sociali più evidenti, nel
quadro di una preoccupazione politica che consisteva nel neutralizzare la lotta
di classe nel momento di sviluppo della grande industria (...) Dopo il 1945,
l'incremento molto sensibile delle spese sociali per il canale dello stato-provvidenza,
appare come uno dei motori necessari per dare impulso alla crescita economica,
mediante lo sviluppo della produttività del lavoro (...) Il progresso
sociale è una componente indispensabile dello sviluppo, perché
partecipa all'ampliamento del mercato interno, al miglioramento della produttività
lavorativa, contribuendo a una ripresa degli investimenti, delle opportunità
di lavoro e di impiego".
F.Demier, "Lo stato sociale", in "Storia e dossier", febbraio 1989.
"L'attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e assistenziale non riguarda
solo l'aumento degli oneri finanziari. La critica è rivolta anche alla
crescente burocratizzazione, centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione
e giuridificazione, collegate allo sviluppo dello Stato sociale. E' difficilmente
contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato un forte motore di trasformazione
della società ma che, ampliando le funzioni pubbliche nel campo della
sicurezza sociale, abbia anche distrutto l'ambiente sociale, indebolito il potenziale
di iniziativa personale e limitato l'autonomia dei singoli. L'individuo è
stato assoggetato alle rgole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso
la libera disponibilità su un'ampia parte dei propri beni. Molti chiedono
perciò di risolvere i problemi sociali in modo più deciso, attaverso
il mercato o riando slancio alla funzione sociale dei gruppi, come le organizzazioni
di autotutela ed in particolare la famiglia. Quest'ultimo punto appare tanto
più necessario, in quanto, ad esempio, alcolizzati, tossicodipendenti,
malati di Aids o malati cronici necessitano non solo di aiuto materiale ma anche,
soprattutto, di dedizione umana".
G.A.Ritter, "Storia dello Stato sociale", Roma-Bari 1996.
"In realta, si profila l'esigenza di ripartire dal basso poiché, se è
vero che la crescente articolazione e sofisticazione della domanda dei cittadini
ha rappresentato l'aspetto veramente dirompente rispetto alla rottura del modello
di welfare tradizionale, statocentrico e monopolista, di fatto, nei processi
di ridefinizione organizzativa e funzionale del nostro modello di politiche
sociali gli utenti hanno svolto finora un ruolo del tutto residuale (...) Invece,
laddove i soggetti di offerta hanno operato "sporcandosi le mani" con i bisogni
sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati più
importanti in termini di innovazione dei modelli di intervento e qualità
delle prestazioni (emblematica sotto questo aspetto è tutta la vicenda
del Terzo settore nel campo dell'assistenza ai tossicodipendenti ed ai malati
di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori, ecc.)".
Trentaquattresimo rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese 2000
- Sintesi, Censis.
3. Ambito storico-politico
Argomento: La memoria storica tra custodia del passato e progetto per
il futuro.
Documenti:
1) F.Nietzsche, "Considerazioni inattuali Sull'utilità e il danno della
storia per la vita", 1884.
"Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa
sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. E' così dal
mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere
ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell'attimo e perciò
né triste né annoiato...
L'uomo chiese una volta all'animale: 'Perché mi guardi soltanto senza
parlarmi della felicità?' L'animale voleva rispondere e dice: 'Ciò
avviene perché dimentico subito quello che volevo dire' ma dimenticò
subito anche questa risposta e tacque: così l'uomo se ne meravigliò.
Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter imparare a dimenticare
e di essere sempre accanto al passato: per quanto lontano egli vada e per quanto
velocemente, la catena lo accompagna. E' un prodigio: l'attimo, in un lampo
è presente, in un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente,
ma tuttavia torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Continuamente
si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via - e improvvisamente
rivola indietro, in grembo all'uomo. Allora l'uomo dice 'mi ricordo'."
2) E.J.Hobsbawm, "Il secolo breve", Milano 1997.
"La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali
che connettono l'esperienza dei contemporanei a quello delle generazioni precedenti,
è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli
ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo
è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni
rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono. Questo
fenomeno fa sì che la presenza e l'attività degli storici, il
cui compito è ricordare ciò che gli altri dimenticano, siano ancor
più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano
state nei secoli scorsi. Ma proprio per questo motivo gli storici devono essere
più che semplici cronisti e compilatori di memorie, sebbene anche questa
sia la loro necessaria funzione".
3) B.Spinelli, Il sonno della memoria, Milano, 2001.
"Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto
il muro di Berlino nell'autunno '89, e tuttavia questo discorrere concitato
restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non erano che flatus vocis,
il cui significato sembrava essere destinato a sperdersi ([85]) La storia recente
dell'uomo europeo si riassume in questa incapacità di cadere nel tempo
e di conoscerlo. Di lavorare sulla memoria, ma anche di oltrepassarla per estendere
i confini e costruire su di essa ([85]) Quel che ci salva, che ci dà
il senso del tempo, è il nostro 'esser nani che camminano sulle spalle
dei giganti'. I giganti sono le nostre storie, i successivi e contraddittori
volti che abbiamo avuto in passato, e in quanto tali personificano il vissuto
personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte
spalle possiamo vedere un certo numero di cose in più, e un po' più
lontano. Pur avendola vista assai debole possiamo, col loro aiuto, andare al
di là della memoria e dell'oblio".
4) E.Loewenthal, "La Stampa", 2.1.2002.
"La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco dal passato
per tentare di capire quel che è accaduto".
3.Ambito tecnico scientifico
Argomento: Conoscenza, lavoro e commercio nell'era di INTERNET.
Documenti:
1) G.M.Pace, "La Repubblica", 12 dicembre 2001
"Cento anni fa, il 12 dicembre 1901, i tre punti del codice Morse che stanno
per la lettera 's' passarono per la prima volta da una sponda all'altra dell'Atlantico,
attraversarono l'etere. Non lngo un cavo sottomarino ma nell'aria, da una stazione
trasmittente in Cornovaglia ad una piccola costruzione distante tremila chilometri
con sopra, appeso a un aquilone, un filo oscillante nel vento rabbioso del Canada.
Nacseva la radiotelegrafia a grande distanza. Il suo inventore, Guglielmo Marconi,
diventa di colpo famoso nel mondo. Da allora quel nome significa progresso,
cosmopolitismo, modernità".
2) J.F.Lyotard, "La condizione postmoderna", Milano 1989
"Con lo sviluppo delle tecnologie per il trattamento delle informazioni e della
telematica, la questione (quella del rapporto tra istanze economiche e istanze
dello Stato) rischia di divenire ancora più spinosa. Ammettiamo per esempio
che un'impresa come la IBM (International Business Machines) sia autorizzata
ad occupare un corridoio orbitale attorno alla terra per piazzarvi dei satelliti
di cmunicazione e/o delle banche di dati. Chi vi avrà accesso? Chi deciderà
quali siano i canali e i dati riservati? Lo Stato? Oppure esso sarà un
utente come tutti gli altri? Nascono in tal modo nuovi problemi giuridici e
attraverso di essi si pone la domanda: chi saprà? La trasformazione della
natura del sapere può dunque generare un effetto di retroazione nei confronti
dei poteri pubblici stabiliti tale da costringerli a riconsiderare i loro rapporti
di diritto e di fatto con le grandi imprese e più in generale con la
società civile".
3) Supplemento a "Panorama", 15 novembre 2001
"Dal lavoro interinale a quello su Internet. Non più solo annunci sui
quotidiani o sulle bacheche delle agnezie. Per chi è alla ricerca di
un impiego o desidera cambiare lavoro le proposte non mancano. Grazie anche
alle immancabili "partnership", parola che indica le collaborazioni tra le agenzie
di reclutamento web con siti e portali, sia italiani sia esteri. (...)
Pensati per ci cerca un impiego o vuole cambiarlo, gli indirizzi di ricerca
del personale sono uno strumento rapido per fare incontrare la domanda con l'offerta.
Nati cinque anni fa negli Stati uniti e soltanto da tre, con base in Scandinavia,
sviluppatisi in Europa i primi siti di ricerca del personale via Internet sono
arrivati in Italia. Dove, a tutt'oggi, ne esistono una ventina".
4) A.Grando, "Commercio elettronico e progettazione logistica. Una relazione
sottovalutata", Milano 2001.
"Il commercio elettronico consiste nello svolgimento di attività di business
in via elettronica. Esso è basato sulla elaborazione e trasmissione di
dati, inclusi testi, suoni e immagini. Ricomprende una molteplicità di
attività, inclusive di attività commeciali di beni e servizi,
consegne online di contenuti digitali, trasferimenti elettronici di fondi, scambi
commerciali elettronici, fatturazione elettronica, aste di vendita, progettazione
e sviluppo collaborativo tra partner, approvvigionamenti, marketing diretto
rivolto al consumatore e servizi postvendita. Esso comprende sia prodotti (ad
esempio, beni di consumo o attrezzature specializzate), sia servizi (ad esempio
servizi informativi, finanziari e legali); attività tradizionali (ad
esempio, cure mediche, formazione) e nuove (ad esempio centri commerciali virtuali)
(European Commision 1997)".
5) E.J.Hobsbawm, "Intervista sul nuovo secolo", Bari 2000.
"Allo stesso modo io penso che siano stati rivoluzionari miglioramenti tecnici,
nei trasporti e nelle comunicazioni, realizzati dalla fine della seconda guerra
mondiale, ad aver consentito all'economia di raggiungere gli attuali livelli
di globalizzazione. (...) Sappiamo che questi processi informatici trasformano
il mercato finanziario internazionale creando un totale squilibrio tra l'economia
reale del mondo, la produzione di beni e servizi reali, e il fiume di derivati,
diritti, scommesse, insomma di tutte le transazioni finanziarie che scorrono
sui computer degli operatori. L'ammontare di questo flusso finanziario è
molte volte più grande del prodotto totale reale del globo. Questo è
dovuto alla tecnologia dell'informazione che rende tutto ciò straordinariamente
facile. E rende addirittura possibile per gente comune (...) di entrare nel
mercato realizzando profitti, comprando e vendendo nell'arco della giornata
con promesse di pagamento senza trasferimenti reali di denaro."
Tipologia
C
Tema di argomento storico
Secondo un giudizio storico largamente condiviso, con il Papa Giovanni XXIII
la Chiesa si lascia alle spalle le fasi più aspre della contrapposizione
alla modernità, quali, ad esempio, le pronunzie del "Sillabo" e la scomunica
del modernismo. Si avvia al tempo stesso un lungo travaglio, culminato nel Concilio
Vaticano II, teso al dialogo ecumenico con i "lontani" e i "separati" e al confronto
con un mondo aperto a moderne prospettive politiche. Illustra questa importante
fase della storia della Chiesa ed il ruolo che essa ha avuto nel contesto italiano
ed internazionale.
Tipologia
D
Tema di ordine generale
Paesi e città d'Italia custodiscono un immenso patrimonio artistico e
monumentale che, oltre a rappresentare una importantissima testimonianza della
nostra storia, costituisce al tempo stesso una primaria risorsa economica per
il turismo e per lo sviluppo del territorio. Affronta la questione anche in
relazione all'ambiente in cui vivi, ponendo in evidenza aspetti positivi e negativi
che, a tuo giudizio, lo caratterizzano per la cura, la conservazione e la valorizzazione
di tale patrimonio.