Le lacrime di De Mauro
Durante un convegno sulla riforma dei cicli a Napoli, davanti a un centinaio di insegnanti, il ministro della Pubblica istruzione Tullio De Mauro è scoppiato in lacrime. "Non capisco questi attacchi così violenti, non stiamo facendo nulla di sconvolgente. Vogliamo solo mettere in pratica idee in circolo da trent'anni, e dichiarare la morte di quel vecchio ministero che controllava dall'alto ottocentomila insegnanti. Insomma questa riforma l'avete fatta voi, cari colleghi, nessuno dica che ce la siamo inventata a tavolino.". |
Dopo di questo, stanco e provato dalle polemiche scatenate dalla riforma dei cicli, si è seduto sulla sedia e col volto fra le mani ha pianto.
L'assemblea lo ha rincuorato con un applauso e il ministro ha continuato il suo discorso: "Scusatemi, sono un po' stanco. De Sanctis diceva che la vera aristocrazia appartiene a chi cela la stanchezza. Anche in questo, evidentemente, io sono un proletario.". (RdS)
23 febbraio 2001