Decreto Ministeriale 25 gennaio 2001 - Coordinamento per gli esami di Stato


 

Regolamento recante le modalità e i termini per l'affidamento delle materie oggetto degli esami di Stato ai commissari esterni e i criteri e le modalità di nomina, designazione e sostituzione dei componenti delle commissioni degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore

 

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Vista la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;

Visto l'articolo 205, comma 1, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297, con il quale è stata demandata al Ministero della Pubblica Istruzione la potestà regolamentare in materia di esecuzione delle disposizioni relative agli scrutini e agli esami;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 23 luglio 1998, n.323, con il quale è stato emanato il regolamento che disciplina gli esami di Stato e, in particolare, gli articoli 9 e 10;

Visto il decreto ministeriale 8 novembre 1999, n.518;

Ritenuto, sulla base dei riscontri registrati negli esami dei primi due anni di attuazione del nuovo modello di esame, di modificare parzialmente i criteri e le modalità di nomina e designazione dei componenti delle commissioni degli esami di Stato;

Visto l'art.16 della legge 19 novembre 1990, n.341;

Visto, inoltre, l'art.1, comma 11, della legge 14 gennaio 1999, n.4;

Visto l'articolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

Udito il parere del Consiglio di Stato, n.195/2000, espresso nell'adunanza della sezione consultiva per gli atti normativi del 20 novembre 2000;

Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n.400/1988 (nota n.9960 L.L.P. 1653 del 7.12.2000);

ADOTTA
il seguente regolamento

Art. 1

Partecipazione alle Commissioni

1. La partecipazione ai lavori delle commissioni degli esami di Stato rientra tra gli obblighi inerenti lo svolgimento delle funzioni proprie del personale della scuola.

Art. 2

Modalità e termini dell'affidamento delle materie ai commissari esterni e interni

1. Le materie affidate ai commissari esterni sono scelte annualmente dal Ministro della Pubblica Istruzione, con proprio decreto, entro il 15 gennaio.

2. E', in ogni caso, assicurata la nomina di commissari interni o esterni docenti delle discipline oggetto della prima e della seconda prova. Quando la prima prova è affidata ad un commissario esterno, la materia oggetto della seconda prova viene affidata ad un commissario interno e viceversa.

3. L'affidamento delle altre materie ai commissari interni avviene in modo da assicurare una equilibrata presenza delle materie stesse e tenendo presente l'esigenza di favorire, per quanto possibile, l'accertamento della conoscenza delle lingue straniere.


Art. 3

Nomina e formazione delle Commissioni

1. Le commissioni sono nominate dal Ministero della pubblica istruzione.

2. Ogni commissione è composta da un presidente esterno all'istituto e da non più di otto membri, dei quali il 50 per cento interni e il restante 50 per cento esterni all'istituto.

3. Ogni due commissioni d'esame sono nominati un presidente unico e commissari esterni comuni alle commissioni stesse, in numero pari a quello dei commissari interni di ciascuna commissione e, comunque, non superiore a quattro.

4. Di norma, i commissari esterni ed interni sono nominati in numero complessivo non superiore a sei. Qualora sia necessario superare il predetto limite, rimane fermo il numero massimo di commissari di cui al comma 2.


Art. 4

Procedure generali di nomina

1. I componenti le commissioni degli esami di Stato sono nominati:

a) secondo le fasi territoriali di nomina di cui agli articoli 7 e 8;
b) all'interno di ogni fase territoriale, in base ai criteri di cui agli articoli 5, 6, 7 e 8;
c) in base alle preferenze di cui all'articolo 10.

2. Per indirizzi particolari di studio si osservano le modalità e i criteri di nomina indicati nell'articolo 9.
3. Le nomine sono subordinate all'inesistenza delle preclusioni e dei divieti stabiliti agli articoli 13 e 15.
4. I Presidenti e i commissari esterni sono nominati nelle sedi per le quali hanno espresso gradimento, nel rispetto dell'ordine procedimentale indicato al comma 1. Ove non sia possibile la nomina sulle sedi indicate in via preferenziale, si procede alla nomina d'ufficio.

Art. 5
Criteri di nomina dei Presidenti

1. I Presidenti delle commissioni sono nominati in base al seguente ordine di precedenza:

a) capi di istituti statali d'istruzione secondaria superiore, ivi compresi i dirigenti scolastici dei Convitti nazionali e degli Educandati Femminili;
b) capi di Istituto delle scuole medie statali in possesso di abilitazione all'insegnamento nelle scuole secondarie superiori;
c) professori universitari di prima e seconda fascia, anche fuori ruolo;
d) ricercatori universitari e assistenti di ruolo, ai sensi della legge 14 gennaio 1999, n.4 e della legge 19 novembre 1990, n.341, citate nella premessa;
e) capi di istituto, nonché docenti di istituti statali d'istruzione secondaria superiore con almeno 10 anni di servizio di ruolo, che risultino collocati a riposo da meno di cinque anni scolastici;
f) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali d'istruzione secondaria superiore compresi in una graduatoria di merito nei concorsi per capo d'istituto nelle scuole secondarie superiori;
g) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali d'istruzione secondaria superiore che abbiano svolto o svolgano da almeno tre anni incarico di capo d'istituto nelle scuole d'istruzione secondaria superiore;
h) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali d'istruzione secondaria superiore che abbiano svolto o svolgano da almeno tre anni incarico di collaboratore del capo d'istituto nelle scuole di istruzione secondaria superiore;
i) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali di istruzione secondaria superiore con almeno 10 anni di servizio di ruolo;
l) docenti delle Accademie di Belle Arti statali con almeno 10 anni di servizio di ruolo.

2. Nel rispetto dei criteri di precedenza di cui al primo comma, le nomine vengono effettuate:

a) per i Capi d'Istituto e i docenti, prioritariamente, su commissioni d'esame comprendenti indirizzi dell'ordine scolastico cui appartiene l'Istituto sede di servizio dell'aspirante;
b) per i professori, i ricercatori universitari e gli assistenti ordinari, su commissioni d'esame comprendenti indirizzi dell'ordine o degli ordini scolastici coerenti con l'attività svolta.

Art. 6
Criteri di nomina dei commissari esterni

1. I commissari esterni sono nominati, in base al seguente ordine di precedenza:

a) tra i docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali di istruzione secondaria superiore, che insegnano, nell'ordine, nelle classi terminali e nelle classi non terminali;
b) tra i docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell'anno scolastico di istituti statali d'istruzione secondaria superiore che insegnano, nell'ordine, nelle classi terminali e nelle classi non terminali;
c) tra i docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell'attività didattica di istituti statali d'istruzione secondaria superiore che insegnano, nell'ordine, nelle classi terminali e nelle classi non terminali;
d) tra i docenti di istituti statali di istruzione secondaria superiore collocati a riposo da meno di cinque anni scolastici;
e) tra i docenti che, negli ultimi cinque anni, con rapporto di lavoro a tempo determinato sino al termine dell'anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, abbiano prestato effettivo servizio almeno per un anno, in istituti statali d'istruzione secondaria superiore e siano in possesso di abilitazione all'insegnamento di materie comprese nelle classi di concorso afferenti ai programmi d'insegnamento dell'ultimo anno dei corsi della scuola secondaria superiore.

2. I docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato devono essere in possesso di abilitazione all'insegnamento delle discipline oggetto di esame.
3. In caso di necessità, si prescinde dal requisito dell'abilitazione, tenendo conto, comunque, del diploma di laurea valido per l'ammissione ai concorsi per l'accesso ai ruoli.
4. In considerazione della specificità dei relativi percorsi formativi, nelle commissioni d'esame presso gli istituti professionali, tecnici e artistici, uno o più commissari esterni possono essere nominati tra esperti del corrispondente settore compresi in elenchi forniti dagli ordini professionali, dalle associazioni di categoria, da istituzioni pubbliche.
5. Nel rispetto dei criteri di precedenza indicati al primo comma, le nomine sono effettuate secondo il seguente ordine:

a) su commissioni comprendenti indirizzi dell'ordine scolastico cui appartiene l'istituto sede di servizio dell'aspirante:

1) per la materia d'insegnamento;
2) per la classe di concorso in cui è compresa la materia d'insegnamento;

b) su commissioni comprendenti indirizzi di altro ordine scolastico, per la classe di concorso relativa alla materia d'insegnamento.

6. Nel caso di indisponibilità, nell'ambito della regione, di docenti appartenenti alla stessa classe di concorso, come indicato al comma 5, la nomina viene effettuata, ove possibile, per classe di concorso affine, all'interno dell'ordine scolastico cui appartiene l'istituto sede di servizio dell'aspirante.

Art. 7
Fasi territoriali di nomina. Presidenti

1. Le nomine dei Presidenti sono effettuate seguendo le sotto elencate fasi territoriali:

A. per i capi d'istituto d'istruzione secondaria superiore, ivi compresi i dirigenti scolastici dei Convitti nazionali e degli Educandati femminili:

a) nei Comuni della regione di abituale dimora e di servizio, nell'ordine di preferenza espressa;
b) d'ufficio, nei comuni della provincia di abituale dimora o di servizio, ove non sia stata possibile la nomina sulle preferenze espresse;

B. per le altre categorie di personale avente titolo alla nomina a presidente, di cui alle lettere b),c),d),e),f),g),h),i),l) dell'articolo 5:

c) nei Comuni della regione di abituale dimora o di servizio, nell'ordine di preferenza espressa;

C. per tutte le categorie di personale avente titolo alla nomina a presidente:

d) d'ufficio, nei Comuni della regione di abituale dimora e di servizio, ove non sia stata possibile la nomina sulle preferenze espresse né, limitatamente ai capi d'istituto d'istruzione secondaria superiore, la nomina d'ufficio nella provincia di dimora o di servizio;
e) d'ufficio, nelle sedi residue a livello nazionale.

2. Relativamente alle fasi di cui al comma 1, lettera b) e d), l'ordine di assegnazione è quello di cui alla tabella di vicinanza, utilizzata per i trasferimenti del personale della scuola tra comuni della provincia, a partire dal comune indicato quale più gradito per l'assegnazione d'ufficio. Ove si renda necessario procedere alla nomina fuori dalla provincia, l'assegnazione alle sedi della Regione viene disposta secondo l'ordine di vicinanza tra le province della Regione, secondo le tabelle utilizzate per i trasferimenti del personale direttivo della scuola.
3. Relativamente alla fase di cui al comma 1, lettera e), l'ordine di assegnazione è quello di cui alla tabella di vicinanza tra province utilizzata per i trasferimenti del personale della scuola.

Art.8
Fasi territoriali di nomina. Commissari esterni.

1. Le nomine dei commissari esterni sono effettuate secondo le sottoelencate fasi territoriali:

a) nel Comune di abituale dimora e di servizio, nell'ordine di preferenza espresso;
b) nei Comuni della provincia di abituale dimora e di servizio, nell'ordine di preferenza espressa;
c) d'ufficio, nel Comune di abituale dimora o di servizio, ove non sia stato possibile procedere alla nomina in base alle preferenze espresse nelle precedenti fasi a) e b);
d) d'ufficio , negli altri Comuni della provincia di abituale dimora o di servizio, ove non sia stato possibile procedere alla nomina in base alle preferenze espresse nel corso delle fasi precedenti;
e) nei Comuni di altra provincia, compresa nella Regione cui la provincia di abituale dimora e di servizio appartiene, nell'ordine di preferenza espresso;
f) d'ufficio, nei Comuni di altra provincia, compresa nella Regione cui la provincia di abituale dimora o di servizio appartiene, ove non sia stato possibile procedere alla nomina in base alle preferenze espresse;
g) nelle sedi residue a livello nazionale.

2. Le nomine di cui al primo comma sono effettuate, altresì, secondo il seguente ordine:

a) alle fasi territoriali di cui alla lettera a) del primo comma partecipano esclusivamente i docenti con contratto a tempo indeterminato e i docenti di cui all'articolo 6, primo comma - lettera d) -;
b) alle fasi territoriali di cui alle lettere b) e c), partecipano, nell'ordine, i docenti con contratto a tempo indeterminato, i docenti di cui all'articolo 6, primo comma - lettera d), e i docenti con contratto a tempo determinato fino al termine dell'anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, in possesso di abilitazione all'insegnamento delle discipline oggetto di esame;
c) alle fasi territoriali di cui alle lettere d), e), f), g) del primo comma, partecipano, nell'ordine, i docenti con contratto a tempo indeterminato, i docenti di cui all'articolo 6, primo comma - lettera d), i docenti con contratto a tempo determinato fino al termine dell'anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, in possesso dell'abilitazione all'insegnamento, i docenti con contratto a tempo determinato non in possesso di abilitazione all'insegnamento delle discipline oggetto di esame;
d) alla fase territoriale di cui alla lettera g) del primo comma, partecipano, oltre alle categorie di docenti indicati nelle precedenti lettere del presente comma due, in subordine, i docenti di cui all'articolo 6, primo comma - lettera e), tenendo conto delle preferenze espresse da questi ultimi, prima di procedere alla nomina d'ufficio.

3. Relativamente alla fase di cui al comma 1 lettera d), l'ordine di assegnazione è quello di cui alla tabella di vicinanza tra Comuni della provincia, a partire dal comune indicato quale più gradito per l'assegnazione d'ufficio.
4. Relativamente alla fase di cui al comma 1 lettera f), l'ordine di assegnazione è quello di cui alla tabella di vicinanza tra province, utilizzata per i trasferimenti del personale della scuola, partendo dalla provincia limitrofa a quella di dimora o di servizio e passando successivamente alle altre province della Regione di appartenenza del comune di abituale dimora o di servizio.
5. Relativamente alla fase di cui al comma 1 lettera g), l'ordine di assegnazione delle nomine d'ufficio è quello di cui alla tabella di vicinanza tra province utilizzata per i trasferimenti del personale della scuola.

Art. 9
Ordine di nomina in indirizzi particolari

1. Le commissioni che comprendono classi di istituti statali ove è in atto l'indirizzo di "Progetto di liceo classico europeo" sono costituite dal Presidente e da almeno due commissari esterni provenienti da istituzioni scolastiche nelle quali è in atto la medesima sperimentazione.
2. Le nomine dei Presidenti, nelle commissioni comprendenti classi che seguono l'indirizzo di "Progetto di liceo classico europeo", sono effettuate seguendo le sottoelencate fasi territoriali:

a) nei Comuni della Regione di abituale dimora e di servizio, secondo l'ordine di preferenza espresso;
b) d'ufficio, ove non sia stato possibile procedere alla nomina in base alle preferenze, nei Comuni della Regione di abituale dimora o servizio;
c) al di fuori della Regione di abituale dimora e servizio, secondo l'ordine di preferenza espresso;
d) d'ufficio, su tutte le altre sedi.

3. Le nomine dei commissari esterni, nelle commissioni di cui al comma 1, sono effettuate secondo le seguenti fasi territoriali:

a) nei comuni di abituale dimora e di servizio, secondo l'ordine di preferenza espresso;
b) d'ufficio, nei Comuni di abituale dimora o di servizio, ove non sia stato possibile procedere alla nomina in base alle preferenze;
c) nei Comuni delle province di abituale dimora e di servizio, secondo l'ordine di preferenza espresso;
d) d'ufficio, nella provincia di abituale dimora o di servizio;
e) fuori della provincia di abituale dimora e di servizio, secondo l'ordine di preferenza espresso;
f) d'ufficio, su tutte le altre sedi.

4. L'assegnazione degli aspiranti, anziché nelle commissioni di cui al comma 1, in commissioni di ordinamento o di altra sperimentazione avviene dopo l'effettuazione di tutte le fasi di nomina elencate nei commi 2 e 3.
5. Per le nomine nelle sezioni ad opzione internazionale francese e spagnola funzionanti presso istituti statali, con apposito provvedimento saranno date specifiche indicazioni sullo svolgimento degli esami in tali indirizzi.

Art. 10
Preferenze a parità di condizioni

1. La preferenza nella nomina dei presidenti e dei commissari esterni, nell'ambito delle categorie di personale di cui agli articoli 5 e 6, a parità di situazione e nell'ambito di ciascuna fase territoriale di nomina, è determinata dall'anzianità di servizio di ruolo, compresa, per i capi di istituto, quella maturata nel precedente servizio di ruolo in qualità di docenti. A parità di tutte le condizioni la preferenza è determinata dall'anzianità anagrafica.

Art. 11
Designazione dei commissari interni

1. I commissari interni sono designati dai competenti consigli di classe, in base ai criteri indicati nell'articolo 2, tra i docenti che insegnano nella classe materie non affidate ai commissari esterni, appartenenti al consiglio della classe collegata alla commissione cui sono assegnati i candidati.

Art. 12
Impedimento ad espletare l'incarico

1. Non è consentito di rifiutare l'incarico o lasciarlo, anche se nominati in sede non richiesta o in commissioni operanti in settori di istruzione diversi da quelli di servizio.
2. L'impedimento a espletare l'incarico deve essere comunicato immediatamente al Provveditore agli studi della provincia in cui ha sede la commissione, il quale dispone immediati accertamenti in ordine ai motivi addotti a giustificazione dell'impedimento.
3. La documentazione comprovante i motivi dell'impedimento deve essere prodotta dai Capi di istituto e dai docenti, rispettivamente, al Provveditore agli studi della sede di servizio e al proprio Capo d'istituto, entro tre giorni dall'insorgenza dell'impedimento stesso.

Art. 13
Preclusioni alla nomina

1. I Presidenti e i commissari esterni non possono essere nominati nelle commissioni d'esame operanti nella scuola di servizio, nelle scuole del distretto scolastico della sede di servizio, nelle scuole ove abbiano prestato servizio negli ultimi due anni e nelle scuole ove abbiano prestato servizio in commissione d'esame nei due anni precedenti l'anno in corso.

Art. 14
Docenti part-time

1. I docenti con rapporto di lavoro a tempo parziale sono tenuti a prestare servizio secondo l'orario previsto per il rapporto di lavoro a tempo pieno e ai medesimi vengono corrisposti, per il periodo dell'effettiva partecipazione agli esami, la stessa retribuzione e lo stesso trattamento economico che percepirebbero senza la riduzione dell'attività lavorativa.

Art. 15
Divieti di nomina

1. Non si dà luogo alla nomina del personale che si trovi in una delle seguenti posizioni:

a) qualsiasi tipo di assenza o di aspettativa, sempre che si preveda il rientro in servizio in epoca posteriore alla data di inizio degli esami;
b) collocamento fuori ruolo o utilizzazione in altri compiti, ai sensi dell'articolo 23 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto del personale della Scuola;
c) astensione obbligatoria e facoltativa dal lavoro, ai sensi della legge 30 dicembre 1971, n. 1204 e successive modificazioni e integrazioni;
d) aspettativa o distacco sindacale;

2. Parimenti, non si dà luogo alla nomina del personale destinatario di sanzioni disciplinari superiori alla censura inflitte nell'anno scolastico in corso o in quello precedente ovvero che risulti indagato o imputato per reati particolarmente gravi comportanti incompatibilità con la nomina stessa o che si sia reso autore di comportamenti scorretti nel corso di precedenti esami, previamente contestato in sede disciplinare.

Art. 16
Sostituzioni

1. I Provveditori agli Studi provvedono alla sostituzione dei componenti esterni impediti ad assolvere l'incarico, tenendo conto, ove possibile, dell'elenco dei non nominati distinto per sede di servizio e di abituale dimora trasmesso dal Ministero della pubblica istruzione a conclusione delle operazioni di nomina, e dei criteri di nomina di cui ai precedenti articoli.
2. Il capo d'istituto, al fine della sostituzione del commissario interno, valuta l'opportunità di designare un docente della stessa materia dello stesso corso o di altra classe di diverso corso o un docente di materia non affidata ai commissari esterni, della stessa classe o dello stesso corso o di altra classe di diverso corso del medesimo istituto, anche se svolge detta funzione in altra commissione.
3. Qualora ciò non si renda possibile, il capo d'istituto designa un docente compreso nelle graduatorie d'istituto della stessa materia del commissario da sostituire o, in mancanza, di materia non rappresentata.

Art. 17
Regione e Province autonome

1. Per la Regione Valle d'Aosta si applicano le disposizioni del presente decreto in quanto compatibili con il disposto dell'articolo 21, comma 20-bis della legge 15 marzo 1997, n. 59, introdotto dall'articolo 1, comma 22, della legge 16 giugno 1998, n.191.
2. Sono fatte salve le competenze delle province autonome di Trento e Bolzano previste, rispettivamente, dall'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 405, come modificato dall'articolo 4 del decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 433 e dall'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, come modificato dall'articolo 6 del decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 434.

Art.18
Abrogazione

1. Il presente regolamento sostituisce il regolamento di cui al decreto ministeriale 8 novembre 1999, n.518.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

IL MINISTRO
Tullio De Mauro


N.B. Il presente Decreto è all'esame della Corte dei Conti